L'Apocalisse di Giovanni

Sala Margana
Roma

21 Dicembre 2012

include 'Dies Irae', un concerto breve composto da Valeria Villeggia e Chiara Strada

Giovanni è un visionario, un profeta che annuncia distruzioni. In preda alle ossessioni, amareggiato e torturato, un uomo che si sente oppresso da un mondo che gli è nemico. Rivive, come innumerevoli altri prima di lui, l'odissea apocalittica già descritta duemila anni fa dall'omonimo autore dell'ultimo libro della Bibbia. La tensione psicologica è arrivata ad un punto di rottura, la realtà viene invasa da terribili visioni che incarnano le sue paure e la sua rabbia. Un piccolo disturbo basta per provocare una nuova apparizione: cucinando distrattamente, sente il fumo acre che sale dalle uova bruciate ed ecco apparire davanti a lui la Grande Meretrice di Babilonia destinata al fuoco dell'Inferno. Si taglia mentre si fa la barba e vede manifestarsi i sette angeli implacabili esecutori dell’Ira di Dio. L’Apocalisse personale di Giovanni è vicino, lui lo sa. La realtà si sta sgretolando intorno a lui, la battaglia è in corso fra forze che sono oltre il suo controllo. Giovanni viene tormentato, spaventato, deliziato e sconvolto dalle sue visioni e attende la fine delle sue sofferenze che saranno spazzate via, purificate, per fare spazio ad un nuovo mondo.

Senza Ezechiele, Giovanni sarebbe perso. Ezechiele aveva aiutato Giovanni a capire che le sue visioni non erano farneticazioni di una mente instabile, benché le rivelazioni del piano divino concesse a pochi uomini in grado di portare un tale peso. Si erano conosciuti all'ospedale psichiatrico, ed Ezechiele gli aveva raccontato e spiegato le sue visioni di creature celesti e come era stato rapito e trasportato addirittura davanti al trono di Dio. Gli parlava di ruote infuocate nel cielo, ali rotanti circondate da luminosi occhi. Giovanni fu intensamente colpito dalle descrizioni di Ezechiele, davano un significato alle sue persecuzioni. Ezechiele era morto da tempo, ma era stato l'unico vero amico di Giovanni, ed ora nel suo momento di crisi, Giovanni lo vedeva manifestarsi davanti a lui, Ezechiele era tornato ad accompagnare il suo figlio spirituale verso la luce.

Gran parte dei mali del mondo, secondo Giovanni, sono da imputare alla donna. Rappresenta tutto quello che lo terrorizza, è il volto di tutte le sue umiliazioni e frustrazioni. Giovanni aveva trovato il seme di questo sdegno nelle parole di Ezechiele che aveva descritto la sposa infedele di Geova, ingioiellata, truccata e ninfomane. Entrambi sentono un profondo disprezzo per lei, per il fatto che rappresenta sentimenti che non riusciranno mai a controllare. Giovanni la vede davanti a lui, imputata sotto accusa, ma fiera. Le accuse che lui scaglia sembrano tornare indietro a colpire lui. Vede Ezechiele immerso nella sua lotta con la meretrice, e giura che lui non le permetterà di distruggere la sua integrità. Lui avrà vendetta.


Durante l'evento è stato presentato un concerto di musiche composte per l'occasione da Chiara Strada e Valeria Villeggia. Cantata da Chiara Strada (mezzosoprano), e Valeria Villeggia (soprano), con Davide Baudone al pianoforte.