Le opere di Justin Bradshaw sono minime nelle dimensioni ma grandi nel loro contenuto. Pervase di particolare intensità trasmettono messaggi di spiritualità con convergenze mistiche e carismatiche.
I personaggi oggetto delle sue rappresentazioni sono correlabili a figure di santi quali San Bernardino, Santa Teresa, San Giovanni da Patmos; inseriti in spazi dalla luminosità mistica inducono a riflettere sull’esistere e sul profondo dell’anima di ognuno di noi.
Sono dipinti che ci conducono a superare i limiti dell’esperienza sensibile, annullando la personalità individuale per raggiungere un contatto esclusivo con il mondo del sacro: si coglie così l’azzeramento del profano rendendo l’uomo simile alla divinità.
I riferimenti, le citazioni di Bradshaw, spaziano dal Giacomo Balla del dipinto ‘La Pazza’ fino a Piero della Francesca con la ‘Madonna della Misericordia’ nel caso del dipinto ‘Il Settimo Sigillo’.
La pazza di Balla è donna dall’atteggiamento stravolto e molti dei personaggi di Bradshaw sono inquadrati allo stesso modo, come figure imponenti in controluce scatenanti sgomento e pietà.
La luce è lo strumento principale del nostro artista; i riferimenti sono prettamente Caravaggeschi e l’uso che ne fa esalta, specie nella Santa Teresa, la plasticità del panneggio rendendola impalpabile, leggero, assonante con lo stato di estasi del personaggio. L’alone di luminosità pervade la spazialità dei suoi dipinti creando un’aurea di mistero e spiritualità.
- Maria Laura Perilli
direttrice Galleria Triphé
È stata esposta anche la serie di interni di chiesa creata per la mostra Interni, alla Cappella Gandini, Padova.